sabato 14 marzo 2009

La Green Chemistry

Percorsi didattici per la Scuola Secondaria di 2° grado.

(questo sottotitolo è un link a un altro blog, dove si possono trovare ulteriori informazioni sull'argomento)


La Green Chemistry e definita come “l’invenzione, la progettazione e l’applicazione di prodotti e processi chimici per ridurre o eliminare l’uso e la produzione di sostanze dannose”.


1.E’ meglio prevenire la produzione di rifiuti piuttosto che trattarli o eliminarli dopo che sono stati generati.
2.Occorre progettare metodi per massimizzare l’incorporazione nel prodotto finale di tutti i materiali usati in un processo.
3.Ogni volta sia possibile, dovrebbero essere progettate metodologie per usare e produrre sostanze che possiedano bassa o nessuna tossicità per la salute dell’uomo e per l’ambiente.
4
.Occorre progettare prodotti chimici tali da mantenere l’efficacia di funzione riducendo la loro tossicità.
5.Ogni volta sia possibile, si deve rendere superfluo l’uso di sostanze accessorie (per esempio solventi, agenti di separazione, ecc) che, se utilizzate, devono essere innocue.
6.Occorre tenere conto dell’impatto ambientale ed economico dei consumi energetici, che devono essere ridotti al minimo. Le metodiche chimiche dovrebbero essere tali da poter decorrere a temperatura e pressione ambiente.
7.Ogni volta sia tecnicamente ed economicamente conveniente, una materia prima grezza dovrebbe essere rinnovabile anziché tale da consumare riserve.
8.Ogni volta sia possibile, dovrebbe essere evitata qualsiasi derivatizzazione non indispensabile (introduzione di gruppi bloccanti, protezione/deprotezione, modificazioni provvisorie di processi chimici o fisici).
9.Reagenti catalitici (quanto più selettivi possibile) sono preferibili a reagenti usati in quantità stechiometriche.


10.I prodotti chimici devono essere progettati in modo che al termine del loro impiego essi non persistano nell’ambiente ma vengano demoliti in prodotti di degradazione innocui.
11.Occorre che siano ulteriormente sviluppate metodiche che consentano monitoraggio e controllo in tempo reale durante il processo, prima della formazione di sostanze pericolose.
12.Le sostanze utilizzate in un processo chimico e la loro forma devono essere scelte in modo da minimizzare la possibilità di incidenti chimici come fughe, esplosioni e incendi.

L'etica della Chimica

Risulta chiaro che la chimica come le altre scienze ha sempre avuto una connotazione etica perché chi studia ha l’ambizione di diventare un benemerito dell’umanità. In genere anche lo sviluppo dell’industria chimica ha seguito nel tempo un cammino “green”. Un esempio è il processo Solvay per la produzione di bicarbonato di sodio. Il metodo di Ernst Solvay nel 1873 infatti permise di produrre questo importante intermedio attraverso una strada più pulita. Inizialmente il bicarbonato veniva prodotto col processo Le Blanc che convertiva cloruro di sodio, acido solforico, carbone e carbonato di calcio in bicarbonato di sodio con la produzione contemporanea di solfato di sodio, acido cloridrico e ossido di carbonio. Il metodo Solvay - tuttora utilizzato - usa invece carbonato di calcio e cloruro di sodio soltanto, con la produzione di cloruro di calcio come solo sottoprodotto. Ernst Solvay fu oltretutto un industriale lungimirante in quanto circa un secolo fa finanziò uno dei primi premi, occasione di incontri tra Nobel e i più importanti scienziati del tempo, e fondò nel 1911 il primo Consiglio Solvay, costituito da eminenti fisici e chimici quali Einstein, Marie Curie, Lorentz, Planc, Sommerfeld e Rutherford. Dovrebbe essere chiaro a questo punto che la Chimica Verde ha una base morale. Diverse realtà, provenienti da diverse parti del mondo, chiedono alla scienza una scelta etica: il mondo occidentale chiede processi e prodotti più sicuri, il Sudamerica un più esteso utilizzo delle risorse vegetali, la dove c’è siccità (Paesi Arabi) sono necessari insetticidi meno inquinanti, i Russi hanno problemi di decontaminazione del suolo e dell’ambiente; tutti poi sono attenti all’inquinamento e a come ridurre l’impatto delle attività umane sui cambiamenti climatici. A questi problemi cerca di dare una risposta la Green Chemistry. In generale la scienza cerca di affrontare i problemi che il mondo moderno mette drammaticamente in luce; occorrono nuove sensibilità, nuove intelligenze, nuovi impegni e, per restare nel settore economico, pensiamo a temi quali: energia e ambiente, sviluppo sostenibile, gestione delle risorse del pianeta, divario crescente tra il Nord e il Sud del mondo, ruolo delle multinazionali, cambiamenti climatici, inquinamento.

I Processi e i Prodotti

E’ necessario distinguere fra due tipologie di interventi che riguardano l’uomo e l’ambiente su cui la chimica può utilmente contribuire: i Processi e i Prodotti. I processi sono le reazioni chimiche che avvengono in un impianto industriale e quindi necessariamente, pur trattandosi di grandi quantità di materiali, essi sono confinati nella zona produttiva e perciò più facilmente regolabili e controllabili. I prodotti che noi utilizziamo quotidianamente sono diffusi su tutto il territorio, vengono in contatto diretto con noi e quindi hanno bisogno di regole differenti perché, oltre che non contaminare l’ambiente, essi soprattutto non devono essere tossici. La sicurezza nell’impianto chimico e la produzione di un minor numero di sottoprodotti è alla base della innovazione dei processi, mentre l’impatto sulla salute e sull’ambiente è il fondamento della ricerca che la Green Chemistry opera per i prodotti.

Link Utili


CHIMICA:
http://www.iupac.org/
http://www.soc.chim.it/
http://www.didichim.org/
http://www.unichim.it/
http://www.incaweb.org/
http://incaweb.org/green/
http://kriemhild.uft.uni-bremen.de/nop_www/index.php?page=entry&lang=it


DIDATTICA:

http://www.anisn.it/
http://www.aic-eu.it/


RICERCA:

http://scholar.google.com/
http://www.cnr.it/sitocnr/home.html
http://www.enea.it/


MUSEI:

http://www.nhm.ac.uk/
http://www.museoscienza.org/
http://www.eol.org/index
http://www.istitutoveneto.it/


venerdì 13 marzo 2009

Link di Didattica di Scienze della Vita:

http://www.bam.gov/index.html
http://www.molecularlab.it/
http://www.cellsalive.com/index.htm
http://www.dnalc.org/home.html
http://www.hhmi.org/biointeractive/
http://www.ifom-firc.it/ifomxscuola.php
http://www.llc-trieste.it/index.asp?n=0
http://www.ncbe.reading.ac.uk/
http://www.cerimes.fr/e_doc/cellule/cellule.htm
http://www.biology.arizona.edu/
http://www.ticaebio.org/home/default.htm

domenica 22 febbraio 2009

martedì 20 febbraio 2007

My life


Anonimo

Ho creduto nei sogni...
... ma la "violenza" che mi circonda mi ha messo a terra.