sabato 14 marzo 2009

L'etica della Chimica

Risulta chiaro che la chimica come le altre scienze ha sempre avuto una connotazione etica perché chi studia ha l’ambizione di diventare un benemerito dell’umanità. In genere anche lo sviluppo dell’industria chimica ha seguito nel tempo un cammino “green”. Un esempio è il processo Solvay per la produzione di bicarbonato di sodio. Il metodo di Ernst Solvay nel 1873 infatti permise di produrre questo importante intermedio attraverso una strada più pulita. Inizialmente il bicarbonato veniva prodotto col processo Le Blanc che convertiva cloruro di sodio, acido solforico, carbone e carbonato di calcio in bicarbonato di sodio con la produzione contemporanea di solfato di sodio, acido cloridrico e ossido di carbonio. Il metodo Solvay - tuttora utilizzato - usa invece carbonato di calcio e cloruro di sodio soltanto, con la produzione di cloruro di calcio come solo sottoprodotto. Ernst Solvay fu oltretutto un industriale lungimirante in quanto circa un secolo fa finanziò uno dei primi premi, occasione di incontri tra Nobel e i più importanti scienziati del tempo, e fondò nel 1911 il primo Consiglio Solvay, costituito da eminenti fisici e chimici quali Einstein, Marie Curie, Lorentz, Planc, Sommerfeld e Rutherford. Dovrebbe essere chiaro a questo punto che la Chimica Verde ha una base morale. Diverse realtà, provenienti da diverse parti del mondo, chiedono alla scienza una scelta etica: il mondo occidentale chiede processi e prodotti più sicuri, il Sudamerica un più esteso utilizzo delle risorse vegetali, la dove c’è siccità (Paesi Arabi) sono necessari insetticidi meno inquinanti, i Russi hanno problemi di decontaminazione del suolo e dell’ambiente; tutti poi sono attenti all’inquinamento e a come ridurre l’impatto delle attività umane sui cambiamenti climatici. A questi problemi cerca di dare una risposta la Green Chemistry. In generale la scienza cerca di affrontare i problemi che il mondo moderno mette drammaticamente in luce; occorrono nuove sensibilità, nuove intelligenze, nuovi impegni e, per restare nel settore economico, pensiamo a temi quali: energia e ambiente, sviluppo sostenibile, gestione delle risorse del pianeta, divario crescente tra il Nord e il Sud del mondo, ruolo delle multinazionali, cambiamenti climatici, inquinamento.

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